Last posts on junon2024-03-29T14:12:30+01:00All Rights Reserved blogSpirithttps://www.hautetfort.com/https://www.hautetfort.com/explore/posts/tag/junon/atom.xmlRatatoskhttp://euro-synergies.hautetfort.com/about.htmlL'Equinozio di Primavera e gli Dèi di Romatag:euro-synergies.hautetfort.com,2016-03-27:57796162016-03-27T00:05:00+01:002016-03-27T00:05:00+01:00 L'Equinozio di Primavera e gli Dèi di Roma Paolo...
<div class="side"><div class="banner" style="text-align: left;"><p style="text-align: center;"><img id="media-5329917" style="margin: 0.7em 0px;" title="" src="http://euro-synergies.hautetfort.com/media/00/02/2536598077.jpg" alt="PrimaveraGrande.jpg" /></p><span style="font-size: 24pt; font-family: arial black,sans-serif; color: #ff6600;"><strong>L'Equinozio di Primavera e gli Dèi di Roma</strong></span></div></div><div class="side" style="text-align: left;"> </div><div class="side" style="text-align: left;"><span style="font-size: 18pt; font-family: arial black,sans-serif;"><strong><span style="color: #999999;">Paolo Galiano</span></strong></span></div><div class="side" style="text-align: left;"><span style="font-family: arial black,sans-serif;"><strong><span style="font-size: 12pt; color: #999999;"><span style="font-size: 18pt;">Ex: http://www.ereticamente.net</span> </span></strong></span></div><div class="single_left_entries_post left_entries"><div class="pf-content"><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Il mese di Marzo costituisce il momento della generazione della potenza di Roma per mezzo di una serie di celebrazioni aventi il carattere specifico del rinnovamento, a cominciare dal sacro Fuoco di Vesta, simbolo del rapporto sacrificale perenne tra Roma e i suoi Dèi, che nel primo giorno del mese veniva ritualmente spento e riacceso. Il rinnovamento è celebrato nel nome di due divinità, il maschio Mars e la femmina Juno-Minerva, i due aspetti della donna come Vergine e come Madre: la duplice polarità di Marzo si realizza nella nascita iniziatica dei giovani, maschi e femmine, che nel successivo mese di Giugno si uniranno in matrimonio per proseguire l’eterna realtà di Roma nel tempo dei secoli futuri e nello spazio dell’espansione della sua civiltà ai popoli dell’area mediterranea.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">La ri-nascita dell’Urbe ha il suo centro nella presenza in questo mese dell’Equinozio di Primavera, evento astronomico (e non solo) che i Romani nel tempo arcaico facevano cadere nel mese di Marzo, inserendo, se fosse stato necessario, un mese aggiuntivo (<em>Interkalaris</em> o <em>Mercedonius</em>) affinché Equinozio e mese di Marzo coincidessero, in quanto il primo giorno di Marzo era l’originario Capodanno di Roma (giorno che forse in un’età più arcaica cadeva il 21 Aprile). La connessione tra Marzo, mese dei giovani che entrano con l’iniziazione nella <em>societas</em> romana, ed Equinozio di Primavera, rifiorire della terra e sopravanzare delle ore di luce su quelle oscure della notte, rende intuitivo perché sia questa la data scelta da un punto di vista astronomico ma soprattutto sapienziale come inizio del Nuovo Anno.</span></strong></p><div id="attachment_12821" class="wp-caption alignright" style="width: 192px; text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;"><a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Gemma-ancili-da-Reale-Galleria-di-Firenze-illustrata.jpg" target="_blank" rel="attachment wp-att-12821"><img class="wp-image-12821 size-medium" src="http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Gemma-ancili-da-Reale-Galleria-di-Firenze-illustrata-182x300.jpg" alt="Moneta con immagine della Juno Sospita di Lanuvium armata con lancia e ancile e accompagnata dal sacro serpente (denario di Lucio Procilio 80 a.C.)." width="182" height="300" /></a></span></strong><p class="wp-caption-text"><em><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Disegno pubblicato da Lenormant di un vaso andato perduto con Mars, Minerva e la Vittoria alata (Lenormant Élite de monuments ceramographiques, vol. IV tav. XCV): Mars è la figura del giovane iniziato che riceve le armi da Minerva e viene lustrato dalla Victoria in forma androgine.</span></strong></em></p></div><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Alle due divinità principali, Mars e Juno-Minerva, protettrici rispettivamente dell’iniziazione dei maschi e delle femmine, si associano divinità connesse all’abbondanza (Consus e Anna Perenna) e riti di allontanamento del “vecchio” (i Mamuralia) o di commemorazione degli antichi (gli Argei, compagni di Ercole). L’aspetto direttamente connesso alla generazione sul piano materiale lo si ritrova nella cerimonia degli Equirria, dedicati a Consus in ricordo del ratto delle Sabine mediante cui ebbe inizio la procreazione in Roma, e in quella di Anna Perenna, la quale cadeva alle Eidus, solitamente dedicate a Juppiter, celebrazione del ciclo annuale che si rinnova (Anna Perenna è chiaramente la “perennità”).</span></strong></p><p style="text-align: center;"><img id="media-5329919" style="margin: 0.7em 0;" title="" src="http://euro-synergies.hautetfort.com/media/01/00/3026737710.jpg" alt="Junon.jpg" /></p><p style="text-align: left;"><span style="color: #ff6600;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif;">GIUNONE E MINERVA, IL POLO FEMMINILE DI MARZO</span></strong></span></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Qui ci limiteremo ad esaminare le figure, molto complesse, di Juno-Minerva e di Mars<a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn1" name="_ftnref1">[1]</a>, e precisiamo subito che scriviamo “Juno-Minerva” perché la Juno italica non ha nulla a che vedere con la greca Hera, alla quale venne più tardi assimilata: nel mondo latino la Dèa si presenta con attributi analoghi a quelli di Minerva, come vediamo nella statua della Juno Sospita (Salvatrice) di Lanuvio, divinità preromana vestita con i <em>calcei repandi</em>, calzature a punta rialzata che De Francisci fa risalire alle culture egeo-antoliche<a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn2" name="_ftnref2">[2]</a> e armata con la lancia e l’ancile, lo scudo bilobato dei Saliares di Mars, coperta da una pelle di capro<a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn3" name="_ftnref3">[3]</a> (la <em>nebrys</em>). Nella Roma arcaica essa non era la paredra di Juppiter, ma una divinità guerriera protettrice della città e dei suoi abitanti, e presiedeva alle iniziazioni delle adolescenti nel suo tempio di Lanuvio; ad essa i Romani dedicarono le Kalendae di Febbraio, affidando alla classe dei Cavalieri il ruolo di suoi sacerdoti, proprio per le caratteristiche di “protettori dell’Urbe” proprie a questi guerrieri come si può constatare nelle loro cerimonie dell’Equinozio di Autunno. Tutto ciò la rende analoga alla Minerva Tritonia di Lavinio, anch’essa vestita con la pelle caprina e armata di lancia e scudo ed anch’essa protettrice del passaggio rituale delle giovani donne nella città fondata da Enea.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Come Juno e Minerva sono collegate all’iniziazione femminile, così lo è Mars per i maschi, i quali, probabilmente dopo un primo rituale a cui erano stati sottoposti a Febbraio nel corso dei Lupercalia, ora a Marzo entravano a tutti gli effetti nella <em>societas</em> romana come guerrieri nel corso delle cerimonie dei Saliares.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">La Juno celebrata alle Kalendae di Marzo era la Juno Lucina (protettrice dei parti ma anche Dèa della luce) o Matrona (l’attributo deriva dalla stessa radice *<em>mas</em> affine a Mars e alla parola maschio); il suo nome è etimologicamente collegato a <em>juventas</em> in quanto protettrice delle giovani fanciulle, alle quali era propria la <em>juno</em>, così come al maschio il <em>genius</em>, e come questi si connette con la <em>gens</em>, poiché il maschio prolunga nel tempo la sua <em>gens</em> dando il proprio <em>nomen</em> al figlio, la <em>juno</em> è in rapporto con la <em>juventas</em>, in quanto solo la donna giovane può procreare. Nella concezione romana la procreazione è per la donna quello che per gli uomini è la guerra, lo scopo della propria esistenza, ed è per questo motivo che Juno e Mars sono venerati nello stesso mese.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Ad essa erano dedicati i Matronalia; la Dèa era venerata in un tempio sull’Esquilino, nella zona di via in Selci presso l’attuale chiesa di San Francesco di Paola, e il tempio, già esistente nel 375 a.C., sarebbe stato dedicato dalle matrone a seguito di un voto fatto da una di esse in occasione del proprio parto. Il suo tempio sorgeva in un bosco sacro alla Dèa ma sicuramente più antico di esso, tanto che Plinio<a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn4" name="_ftnref4">[4]</a> riteneva che il nome di Lucina fosse derivato da <em>lucus</em> e non da <em>lux</em>; qui si trovava la sacra <em>lotus</em>, pianta che ritroviamo nei riti di Vesta, quando la nuova sacerdotessa scelta dal Pontefice Massimo tagliava i suoi capelli e li appendeva alla <em>lotus capillata</em> nell’Atrium Vestae. Il nome Lucina si può comunque collegare a luce, con il significato di “dare alla luce”, ed è nel <em>lucus</em> di questo tempio che venne dato l’oracolo alle donne sabine sterili: “<em>Le italiche madri siano penetrate dal capro</em>”<a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn5" name="_ftnref5">[5]</a>, che è alla base del rituale fecondatore dei Lupercalia.</span></strong></p><div id="attachment_12822" class="wp-caption alignleft" style="width: 310px; text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;"><a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Juno-Sospita-moneta.bmp" target="_blank" rel="attachment wp-att-12822"><img class="wp-image-12822 size-medium" src="http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Juno-Sospita-moneta-300x300.jpg" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" srcset="http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Juno-Sospita-moneta-150x150.jpg 150w, http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Juno-Sospita-moneta-300x300.jpg 300w, http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Juno-Sospita-moneta.bmp 350w" alt="Moneta con immagine della Juno Sospita di Lanuvium armata con lancia e ancile e accompagnata dal sacro serpente (denario di Lucio Procilio 80 a.C.)." width="300" height="300" /></a></span></strong><p class="wp-caption-text"><em><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Moneta con immagine della Juno Sospita di Lanuvium armata con lancia e ancile e accompagnata dal sacro serpente (denario di Lucio Procilio 80 a.C.).</span></strong></em></p></div><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">La celebrazione di Juno Lucina era tenuta nei Matronalia, festa in cui le matrone portavano offerte alla Dèa per propiziarsi una gravidanza felice; in questo giorno si attuava uno scambio di ruoli tra matrone e servi, come nei Saturnalia di Dicembre tra i padroni e i loro servitori, per cui erano le matrone a servire a tavola i loro schiavi, come scrive Macrobio<a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn6" name="_ftnref6">[6]</a>: “<em>Le matrone servivano la cena agli schiavi, come fanno i padroni durante i Saturnali: quelle per incitare all’inizio dell’anno con questo onore gli schiavi a pronta obbedienza, questi come per ringraziarli del lavoro compiuto</em>”.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;"><img id="media-5329920" style="float: right; margin: 0.2em 0 1.4em 0.7em;" title="" src="http://euro-synergies.hautetfort.com/media/00/02/4196925699.jpg" alt="botticelli_minerva_restrains_c.jpg" />Minerva aveva la sua festa nel giorno delle Quinquatrus, giorno che cadeva, come dice il nome, il quinto giorno oscuro dopo le Eidus: il giorno era in origine sicuramente dedicato a Mars, dato che in esso i Saliari celebravano uno dei loro riti, ma venne in seguito “usurpato” da Minerva, certo in coincidenza con la sovrapposizione della Triade etrusca Juppiter-Juno-Minerva all’arcaica Triade Juppiter -Mars-Quirinus.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Viene spontaneo chiedersi: perché sostituire Mars con Minerva? L’innamoramento di Mars per Minerva tramandato nella nota leggenda di Anna Perenna è chiaramente un mito tardivo di epoca repubblicana e di origine greca, mentre Minerva si trova in origine collegata a Mars per altri motivi, in quanto è a loro due, insieme ad altre divinità, che vengono offerte in sacrificio le armi degli eserciti sconfitti<a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn7" name="_ftnref7">[7]</a>. Ecco perché Minerva è chiamata anche <em>coniunx</em> di Mars, lei che, essendo vergine, non può essere sposa di nessuno, ed il mito di Anna Perenna e Mars conferma come tra le due divinità non sia intercorso alcun rapporto sessuale.</span></strong></p><div id="attachment_12823" class="wp-caption alignright" style="width: 310px; text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;"><a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Mars-Minerva-e-Victoria-disegno-di-vaso-etrusco-in-Lenormant-tav.-95.bmp" target="_blank" rel="attachment wp-att-12823"><img class="wp-image-12823 size-medium" src="http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Mars-Minerva-e-Victoria-disegno-di-vaso-etrusco-in-Lenormant-tav.-95-300x280.jpg" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" srcset="http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Mars-Minerva-e-Victoria-disegno-di-vaso-etrusco-in-Lenormant-tav.-95-300x280.jpg 300w, http://www.ereticamente.net/wp-content/uploads/2016/03/Mars-Minerva-e-Victoria-disegno-di-vaso-etrusco-in-Lenormant-tav.-95.bmp 760w" alt="- Disegno pubblicato da Lenormant di un vaso andato perduto con Mars, Minerva e la Vittoria alata (Lenormant Élite de monuments ceramographiques, vol. IV tav. XCV): Mars è la figura del giovane iniziato che riceve le armi da Minerva e viene lustrato dalla Victoria in forma androgine." width="300" height="280" /></a></span></strong><p class="wp-caption-text"><em><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">– Disegno pubblicato da Lenormant di un vaso andato perduto con Mars, Minerva e la Vittoria alata (Lenormant Élite de monuments ceramographiques, vol. IV tav. XCV): Mars è la figura del giovane iniziato che riceve le armi da Minerva e viene lustrato dalla Victoria in forma androgine.</span></strong></em></p></div><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Forse originariamente Minerva era non una Dèa ma una “qualità divina”, tanto che dopo l’affermazione della nuova Triade, come osserva Carandini<a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn8" name="_ftnref8">[8]</a>, mentre a Juppiter vennero dedicate le Eidus e a Juno le Kalendae, a Minerva non vennero dedicate le Nonae, come ci si aspetterebbe per quella simmetria fondamentale anche sul piano religioso per i Romani. Questa “qualità divina” potrebbe trovarsi nella connessione del suo nome con una serie di radici affini, da cui vengono parole aventi relazione con la Dèa, quali <em>mensis</em><a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn9" name="_ftnref9">[9]</a> dalla radice <em>*men(e)s</em>, <em>mensura</em> da <em>*mē</em>, da cui derivano le parole indoeuropee indicanti misura, mentre <em>*men</em> è all’origine dei termini indicanti memoria, ricordare, lat. <em>memini</em>, e da <em>*m<sup>e</sup>nu</em> deriva uomo come “uomo pensante”<a style="color: #999999;" href="http://www.ereticamente.net/2016/03/lequinozio-di-primavera-e-gli-dei-di-roma-paolo-galiano.html#_ftn10" name="_ftnref10">[10]</a>. Il carattere precipuo di Minerva sembra quindi essere quello della “misurazione” collegata all’idea di “uomo pensante”: uomo capace di organizzare tramite la misura e di ricordare tramite la memoria.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Minerva è la Dèa ordinatrice che dà una struttura armonica ed equilibrata al cosmo, e questa sua funzione ordinatrice è realizzazione della potenza divina sul piano della creazione come su quello umano, dove senza memoria e intelletto non è possibile comprendere e seguire il volere divino espresso negli <em>auspicia</em>. Sul piano divino collabora con Juppiter in quanto consente l’attuazione della volontà del Dio supremo dando ordine al mondo, sul piano umano è il principio che porta gli uomini alla creazione di una <em>societas</em> equilibrata nelle sue componenti e in particolare, per quanto riguarda il mese di Marzo, agisce con Mars nel rito iniziatico con il quale il giovane si realizza come guerriero.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Segno della sua azione ordinatrice è anche la funzione come protettrice degli artigiani e dei pedagoghi (i quali in questo mese ricevevano il <em>minerval</em>, il loro salario o un dono da parte degli studenti), cioè coloro che collaborano al perfezionamento del cosmo, abbellendolo sul piano fisico con le loro opere e arricchendo le potenzialità dei giovani per mezzo dell’insegnamento.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">Se Mars è l’archetipo del Re-guerriero, padre di Re e di guerrieri come Romolo, Minerva è la Dèa della misura e dell’ordine che derivano sul piano politico dall’organizzazione civile che ha al suo àpice il Re; sul piano iniziatico Minerva dà al giovane che accede all’iniziazione quell’ordine interiore che è necessario per temperare la furia guerriera indirizzandola ad un livello superiore.</span></strong></p><p style="text-align: left;"><strong><span style="font-size: 12pt; font-family: arial,helvetica,sans-serif; color: #999999;">La presenza di Juno alle Kalendae di Mars e la sovrapposizione di Minerva nelle Quinquatrus, in origine proprie a Mars,
Notehttp://almasoror.hautetfort.com/about.htmlActéon : un opéra de chassetag:almasoror.hautetfort.com,2010-01-28:25633212010-01-28T08:41:00+01:002010-01-28T08:41:00+01:00 Actéon (1684) Opéra de chasse par Marc-Antoine Charpentier...
<p> </p> <p style="text-align: center;"><b>Actéon (1684)</b></p> <p style="text-align: center;"><b>Opéra de chasse par Marc-Antoine Charpentier (1643-1704)</b></p> <p> </p> <div style="text-align: center"><a target="_blank" href="http://almasoror.hautetfort.com/media/02/00/285785582.jpg"><img style="border-width: 0; margin: 0.7em 0;" alt="Couverture Fustier.jpg" id="media-2222435" src="http://almasoror.hautetfort.com/media/02/00/189305353.jpg" name="media-2222435" /></a></div> <p> </p> <p> </p> <p><b>Cet opéra de Marc-Antoine Charpentier, opéra de chasse, baroque en diable, est "mal vu", il faut trouver qu'il n'est pas de bon goût... Pourtant, quelles belles scènes amusantes ! Quelle musique entraînante ! Inspiré des métamorphoses d'Ovide, je l'ai découvert sur le site de Sara, une de nos auteurs et photographes. Sara a illustré les métamorphoses d'Ovide et elle présente sur son site l'oeuvre d'Ovide, l'opéra de Charpentier et son album en papier déchiré à elle. C'est</b> <b><a target="_blank" href="http://universdesara.org/article.php3?id_article=81">ICI</a></b></p> <p> </p> <p><b>Les images qui suivent et accompagnent le livret de l'opéra sont extraites du livre de Sara.</b></p> <p><b><br /></b></p> <p><b>Scène Première</b></p> <p><i>Dans la vallée de Gargaphie</i></p> <div style="text-align: left"><a target="_blank" href="http://almasoror.hautetfort.com/media/02/00/113127891.jpg"><img style="border-width: 0; margin: 0.7em 0;" alt="Actéon .jpg" id="media-2222391" src="http://almasoror.hautetfort.com/media/02/00/1521857067.jpg" name="media-2222391" /></a></div> <p> </p> <p> </p> <p><i>Bruit de chasse</i></p> <p>CHŒUR DES CHASSEURS</p> <p>Allons, marchons, courons, hastons nos pas.</p> <p>Quelle ardeur du soleil qui brusle nos campagnes;</p> <p>Que le pénible accès des plus hautes montagnes</p> <p>Dans un dessein si beau ne nous retarde pas.</p> <p> </p> <p>ACTÉON</p> <p>Déesse par qui je respire,</p> <p>Aimable Reyne des forêts,</p> <p>L'ours que nous poursuivons désole ton empire</p> <p>Et c'est pour immoler à tes divins attraits</p> <p>Que la chasse icy nous attire.</p> <p>Conduis nos pas, guide nos traits,</p> <p>Déesse par qui je respire,</p> <p>Aimable Reyne des forêts.</p> <p> </p> <p>DEUX CHASSEURS</p> <p>Vos vœux sont exaucés et par le doux murmure</p> <p>Qui vient de sortir de ce bois le ciel vous en assure,</p> <p>Suivons ce bon augure.</p> <p> </p> <p>Allons, marchons, courons . . .</p> <p> </p> <p><a target="_blank" href="http://almasoror.hautetfort.com/media/00/01/1787818070.jpg"><img style="border-width: 0; float: left; margin: 0.2em 1.4em 0.7em 0;" alt="Actéon 1.jpg" id="media-2222405" src="http://almasoror.hautetfort.com/media/00/01/356260457.jpg" name="media-2222405" /></a></p> <p><b>Scène Deuxième</b></p> <p>DIANE</p> <p>Nymphes, retirons nous dans ce charmant boccage.</p> <p>Le cristal de ses pures eaux,</p> <p>Le doux chants des petits oyseaux,</p> <p>Le frais et l'ombrage sous ce verd feuillage</p> <p>Nous ferons oublier nos pénibles travaux.</p> <p>Ce ruisseau loin du bruit du monde</p> <p>Nous offre son onde,</p> <p>Délassons nous dans ce flots argentés,</p> <p>Nul mortel n'oserait entreprendre</p> <p>De nous y surprendre,</p> <p>Ne craignons point d'y mirer nos beautés.</p> <p> </p> <p>CHŒUR DES NIMPHES</p> <p>Charmante fontaine,</p> <p>Que votre sort est doux,</p> <p>Notre aymable reyne</p> <p>Se confie à vous.</p> <p>D'un tel avantage</p> <p>L'Idaspe et le Tage</p> <p>Doivent estre jaloux.</p> <p> </p> <p>DAPHNÉ ET HYALE</p> <p>Loin de ces lieux tout cœur profane;</p> <p>Amants, fuyex ce beau séjour,</p> <p>Vos soupirs et le nom de l'amour</p> <p>Troubleraient le bain de Diane.</p> <p>Nos cœurs en paix dans ces retraites</p> <p>Goustent de vrais contentements.</p> <p>Gardez vous, importuns amants,</p> <p>D'en troubler les douceurs parfaites.</p> <p> </p> <p>ARTHÉBUZE</p> <p>Ah! Qu'on évite de langueurs</p> <p>Lorsqu'on ne ressent point les flammes</p> <p>Que l'amour, ce tyran des cœurs,</p> <p>Allume dans les faibles ames.</p> <p>Ah! Qu'on évite de langueurs</p> <p>Quand on mesprise ses ardeurs.</p> <p> </p> <p>CHŒUR DES NIMPHES</p> <p>Ah! Qu'on évite de langueurs</p> <p>Quand on mesprise ses ardeurs.</p> <p> </p> <p>ARTHÉBUZE</p> <p>Les biens qu'il nous promet</p> <p>N'en ont que l'apparence,</p> <p>Ne laissons point flatter</p> <p>Par ses appas trompeurs</p> <p>Notre trop crédule espérance.</p> <p>Ah! Qu'on évite de langueurs</p> <p>Quand on mesprise ses ardeurs.</p> <p> </p> <p>CHŒUR DES NIMPHES</p> <p>Ah! Qu'on évite de langueurs</p> <p>Quand on mesprise ses ardeurs.</p> <p> </p> <p>ARTHÉBUZE</p> <p>Pour nous attirer dans ses chaines</p> <p>Il couvre ses pièges de fleurs,</p> <p>Nimphes, armez vous de rigueurs</p> <p>Et vous rendrez ces ruzes vaines.</p> <p>Ah! Qu'on évite de langueurs</p> <p>Lorsqu'on ne ressent point les flammes</p> <p>Que l'amour, ce tyran de nos cœurs,</p> <p>Allume dans les faibles ames.</p> <p>Ah! Qu'on évite de langueurs</p> <p>Quand on mesprise ses ardeurs.</p> <p> </p> <p>CHŒUR DES NIMPHES</p> <p>Ah! Qu'on évite de langueurs</p> <p>Quand on mesprise ses ardeurs.</p> <p> </p> <p> </p> <div style="text-align: left"><a target="_blank" href="http://almasoror.hautetfort.com/media/01/02/800321261.jpg"><img style="border-width: 0; margin: 0.7em 0;" alt="Actéon 9.jpg" id="media-2222413" src="http://almasoror.hautetfort.com/media/01/02/625758632.jpg" name="media-2222413" /></a></div> <p> </p> <p> </p> <p><b>Scène Troisième</b></p> <p>ACTÉON</p> <p>Amis, les ombres raccourcies</p> <p>Marquant sur nos plaines fleuries</p> <p>Que le soleil a fait la moitié de son tour,</p> <p>Le travail m'a rendu le repos nécessaire;</p> <p>Laissez moi seul resver dans ce lieu solitaire</p> <p>Et ne me renvoyez que sur la fin du jour.</p> <p> </p> <p>Agréable vallon, paisible solitude,</p> <p>Qu'avec plaisir sur vos cyprès</p> <p>Un amant respirant le frais</p> <p>Vous feroit le récit de son inquiétude;</p> <p>Mais ne craignez de moy ny plaintes ny regrets.</p> <p>Je ne connois l'amour que par la renommée</p> <p>Et tout ce qu'elle en dit me le rend odieux.</p> <p>Ah! S'il vient m'attaquer, ce Dieu pernicieux,</p> <p>Il verra ses projets se tourner en fumée.</p> <p> </p> <p>Liberté, mon cœur, liberté.</p> <p>Du plaisir de la chasse,</p> <p>Quoy que l'amour fasse,</p> <p>Sois toujours seulement tenté.</p> <p>Liberté, mon cœur, liberté.</p> <p> </p> <p>Mais quel objet frappe ma vue?</p> <p>C'est Diane et ses sœurs, il n'en faut point douter.</p> <p>Approchons nous sans bruit, cette route inconnue</p> <p>M'offrira quelqu'endroit propre à les écouter.</p> <p> </p> <p>DIANE</p> <p>Nimphes, dans ce buisson quel bruit viensje d'entendre?</p> <p> </p> <p>ACTÉON</p> <p>Ciel! Je suis découvert.</p> <p> </p> <p>CHŒUR DES NIMPHES</p> <p>Oh! Perfide mortel,</p> <p>Oze tu bien former le dessein criminel</p> <p>De venir icy nous surprendre.</p> <p> </p> <p>ACTÉON</p> <p>Que feray-je, grands Dieux?</p> <p>Quel conseil dois-je prendre?</p> <p>Fuyons, fuyons!</p> <p> </p> <p>DIANE</p> <p>Tu prends à fuyr un inutile soin,</p> <p>Téméraire chasseur, et pour punir ton crime</p> <p>Mon bras divin poussé du courroux qui m'anime</p> <p>Aussi bien que de préz te frappera de loin.</p> <p> </p> <p>ACTÉON</p> <p>Déesse des chasseurs, escoutez ma deffence.</p> <p> </p> <p>DIANE</p> <p>Parle, voyons quelle couleur,</p> <p>Quelle ombre d'innocence</p> <p>Tu puis donner à ta fureur.</p> <p> </p> <p>ACTÉON</p> <p>Le seul hazard et mon malheur</p> <p>Font toute mon offense.</p> <p> </p> <p>DIANE</p> <p>Trop indiscret chasseur,</p> <p>Quelle est ton insolence!</p> <p>Crois tu de ton forfait déguiser la noirceur</p> <p>Aux yeux de ma divine essence?</p> <p>Que cette eau que ma main fait rejaillir sur toy</p> <p>Apprenne à tes pareils à s'attaquer à moy!</p> <p> </p> <p>CHŒUR DES NIMPHES</p> <p>Vainte toy maintenant, profane,</p> <p>D'avoir surpris Diane</p> <p>Et sœurs dans le bain,</p> <p>Va pour te satisfaire,</p> <p>Si tu le peux faire,</p> <p>Le conter au peuple Thébain.</p> <p> </p> <p> </p> <div style="text-align: left"><br /> <div style="text-align: left"><a target="_blank" href="http://almasoror.hautetfort.com/media/01/02/147737032.jpg"><img style="border-width: 0; margin: 0.7em 0;" alt="Actéon 11.jpg" id="media-2222425" src="http://almasoror.hautetfort.com/media/01/02/681864295.jpg" name="media-2222425" /></a></div> </div> <p> </p> <p> </p> <p><b>Scène Quatrième</b></p> <p>ACTÉON</p> <p>Mon cœur autre fois intrépide,</p> <p>Quelle peur te saisit?</p> <p>Que vois-je en ce miroir liquide?</p> <p>Mon visage se ride,</p> <p>Un poil affreux me sert d'habit,</p> <p>Je n'ay presque plus rien de me forme première,</p> <p>Ma parole n'est plus qu'une confuse voix.</p> <p>Ah! Dans l'estat ou je me voys,</p> <p>Dieux qui m'avez formé du noble sang des Royx,</p> <p>Pour espargner ma honte</p> <p>Ostez moy la lumière.</p> <p> </p> <p> </p> <p><b>Scène Cinquième</b></p> <p><i>Actéon en cerf</i></p> <p>CHŒUR DES CHASSEURS</p> <p>Jamais trouppe de chasseurs</p> <p>Dans le cours d'une journée</p> <p>Fut-elle plus fortunée,</p> <p>Jamais trouppe de chasseurs</p> <p>Reçut elle un jour du ciel plus de faveurs.</p> <p> </p> <p>Actéon, quittez la resverie,</p> <p>Venez admirer la furie</p> <p>De vos chiens acharner sur ce cerf aux abois.</p> <p>Quoy! N'entendez vous pas nos voix?</p> <p> </p> <p>Que vous perdez, grand prince, à resver dans un bois,</p> <p>Croyez qu'à nos plaisirs vous porterez envie,</p> <p>Et dans tous le cours de la vie</p> <p>Un spectacle si doux ne s'offre pas deux foix.</p> <p> </p> <p> </p> <p><b>Scène Sixième</b></p> <p>JUNON</p> <p>Chasseurs, n'appelez plus qui ne peut vous entendre.</p> <p>Actéon, ce héros a Thèbes adoré,</p> <p>Sous la peau de ce cerf a vos yeux déchiré et par ses chiens dévorés</p> <p>Chez les morts vient de descendre.</p> <p>Ainsi puissent périr les mortels odieux</p> <p>Dont l'insolence extrême</p> <p>Blessera désormais les Dieux,</p> <p>La puissance suprême.</p> <p> </p> <p>CHŒUR DES CHASSEURS</p> <p>Hélas, déesse, hélas!</p> <p>De quoy fut coupable</p> <p>Ce héros aymable</p> <p>Pour mériter l'horreur de si cruel trépas?</p> <p> </p> <p>JUNON</p> <p>Son infortune est mon ouvrage</p> <p>Et Diane en vangeant l'outrage</p> <p>Qu'il fit à ses appas</p> <p>N'a que presté sa main à ma jalouse rage.</p> <p>Ouy Jupiter, perfide espous,</p> <p>Que ta charmante Europe au ciel prenne ma place</p> <p>Sans craindre mes transports jaloux.</p> <p>Mais si jusqu'à son cœur n'arrivent pas mes coups,</p> <p>Actéon fut son sang et je jure à sa race</p> <p>Une implacable haine, un éternel courroux.</p> <p> </p> <p><i>Elle s'envole.</i></p> <p>CHŒUR DES CHASSEURS</p> <p>Hélas, est-il possible</p> <p>Qu'au printemps de ses ans ce héros invincible</p> <p>Ayt vu trancher le cours de ses beaux jours.</p> <p>Quel cœur, à ce malheur, ne seroit pas sensible.</p> <p> </p> <p>Faisons monter nos cris jusqu'au plus haut des airs,</p> <p>Que les rochers en retentissent,</p> <p>Que les flots écumans des mers,</p> <p>Que les aquilons en mugissent,</p> <p>Qu'ils pénètrent jusqu'aux enfers.</p> <p> </p> <p>Actéon n'est donc plus,</p> <p>Et sur les rives sombres</p> <p>Le modelle des souverains,</p> <p>Le soleil naissant des Thébains</p> <p style="text-align: left;">Est confondu parmy les ombres.</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p style="text-align: center;"><img style="border-width: 0; margin: 0.7em 0;" alt="Actéon 11.jpg" src="http://almasoror.hautetfort.com/media/01/00/681864295.jpg" /><img src="http://almasoror.hautetfort.com/media/01/00/681864295.jpg" id="media-2222424" alt="Actéon 11.jpg" name="media-2222424" /></p> <p style="text-align: center;"> </p> <p style="text-align: center;"><a target="_blank" href="http://universdesara.org/article.php3?id_article=81">SARA</a></p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p> </p>